E’ il Giro delle sorprese. Non ci saremmo mai aspettati che i grandi favoriti Nibali e Valverde potessero rimbalzare così violentemente sulle Dolomiti.
E ci eravamo anche concentrati sull’ olandese sbagliato: quello volante non è Dumoulin ma è Kruiswijk.
In mezzo a loro c’è anche un colombiano e questo sì che è normale, perché la Colombia ne ha sfornati talmente tanti che qualcuno di loro si trova sempre: e stavolta è quell’Esteban Chaves scoperto da quel volpone di Corti, che sembra tanto il primo Nairo Quintana che vinse il Giro.
L’unica cosa che sappiamo è che Nibali e Valverde non hanno la forma dei giorni migliori: ma corridori della loro classe non potranno e non dovranno mollare così facilmente, specialmente perché non hanno davanti Froome, Contador e Quintana.
Dovranno fare appello al loro orgoglio e alla loro classe, mettere alla frusta i loro gregari e sfruttare la forza delle squadre rispetto alla Lotto Nl-Jumbo.
Di terreno per far saltare il banco e per vedere grande incertezza e spettacolo ce ne è a iosa, tra salite e discese, fino a Torino.
Vediamo se ci sarà veramente la volontà di cambiare e provare cose anche fuori dagli schemi per onorare il sogno Rosa.
Ma occhio all’olandese impronunciabile: perché è un corridore che ha un grandissimo fondo e che, come ha dimostrato l’anno scorso, si trova molto bene o addirittura migliora nella terza settimana.
Per ora non sta sbagliando nulla ed è in un momento di grazia: il suo tallone d’achille sembra essere solo un po’ la discesa. Se su Chaves si hanno dei dubbi sulla tenuta nelle tappe finali, per lo Steven del Brabante ce ne sono decisamente meno.
Però, lo ripetiamo, è il Giro delle sorprese: quindi tutto è ancora aperto, tutto può succedere.
A cura di Daniele Gastaldi