Lo slovacco dimentica subito la Omloop Het-Neuwsblad e regala il primo successo al suo nuovo team
Il messaggio di Peter Sagan a Van Avermaet e agli altri avversari è chiaro: io ci sono e non ho intenzione di mollare niente. La vittoria della 69 ª Kuurne-Bruxelles-Kuurne è un’immediata rivincita sul campione olimpico, la dolce vendetta dopo la delusione di sabato. Lo sprint a ranghi ridotti gli regala la 90° vittoria in carriera, la prima della BORA-hansgrohe come squadra WorldTour: “Sono contento di questa vittoria, per me e per la squadra. Oggi mi sentivo bene”.
Lavoro di squadra
Il bicampione del mondo si è inserito nella fuga giusta, azzeccando la tattica contro una Bmc che si è addormentata perdendo l’attimo. Lo slovacco ha ringraziato per prima cosa i suoi compagni, da grande capitano che vuole costruire subito il giusto feeling: “ Ringrazio il team perché hanno fatto un buon lavoro sul Kwaremont. Tutta la squadra ha tirato per me. Sono molto contento dei ragazzi perché hanno lavorato bene anche quando io ero in fuga.”
Il penta-sprint
Accusato spesso di gestirsi male e di fare mosse avventate, Sagan questa volta ha avuto la pazienza giusta, controllando il gruppetto: “E’ stato uno sprint un po’ lento. Trentin ha attaccato presto e sono andato a prenderlo. Abbiamo poi rallentato molto ai 500 metri. Allora ho pensato che partendo dai 250 avrei avuto la giusta spinta.” Ed è andata bene.
La condizione
Le sfide sono appena iniziate, questo è stato soltanto un buon antipasto prima delle grandi classiche: “Posso ancora migliorare e crescere di condizione. Gli obiettivi sono Strade Bianche, Tirreno e classiche. Sono felice di aver scelto queste corse”.