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Andrea Guardini (Astana) conferma che il Tour de Langkawi gli porta bene e centra la sua terza vittoria in volata battendo Mareczko e Palini

Il Tour de Langkawi 2016 continua a portare bene ad Andrea Guardini. Il velocista veronese dell’Astana infatti oggi ha conquistato il suo terzo successo di tappa in Malesia, dominando da par suo lo sprint di Parit Sulong anche se per precedere Jakub Mareczko (Southeast – Venezuela) ha dovuto mettere tutta la sua sapienza visto che al fotofinish sono stati separati solo per questione di millesimi mentre terzo è arrivato Andrea Palini (SkyDive Dubai).

Una lunga fuga che ha spezzato il gruppo

La tappa è stata comunque tutt’altro che noiosa, con una prima fuga nella quale sono stati protagonisti, tra gli altri Juraj Sagan (Tinkoff), Tanner Putt (Unitedhealthcare) e Laurens De Vreese (Astana). Sulla prima salita forcing della Dimension Data che sfoltisce di molto il gruppo, tanto che davanti rimane una trentina di corridori e ci riprovano De Vreese con Sagan, Putt e i due malesi Gong Hyo Suk (KSPO) e Agung Ali Sahbana (Pegasus Continental Cycling Team).
A 40 chilometri dall’arrivo Putt e De Vreese rimangono da soli e resistono sino ai – 5 dall’arrivo, quando finalmente le squadre dei velocisti completano il loro lavoro.

Non cambia nulla nella generale

Così si arriva allo sprint, con la Astana che come al solito lavora in maniera perfetta per Guardini, uscito sin troppo presto allo scoperto ma capace di reggere il prepotente rientro di Jakub Mareczko e Andrea Palini. Sesto Paolo Simion (Bardiani – CSF) e nono Marco Benfatto (Androni – Sidermec). Reinardt Janse Van Rensburg (Dimension Data), quinto all’arrivo, rimane ancora in testa alla classifica generale con 11 secondo sul colombiano Daniel Jaramillo (United Healthcare) e 12 su Miguel Angel Loipez Loreno (Astana).

Da Vincenzo Nibali ad Alejandro Valverde passando per Sagan, Rodriguez, Cavendish, Viviani e Cancellara grandi protagonisti al via della Tirreno-Adriatico dal 9 al 15 marzo

RCS ha ufficializzato oggi il cast della prossima Tirreno-Adiatico, dal 9 al 15 marzo con sette tappe per tutti i gusti che rappresentano l’ideale preambolo alla Milano-Sanremo in programma sabato 19. E se la diretta rivale Parigi-Nizza ha messo insieme un gruppo di grande prestigio, anche la corsa italiana non scherza, cominciando da Vincenzo Nibali (Astana) e dal campione del mondo Peter Sagan (Tinkoff).

Grande duello per la classifica e per gli sprint

Nibali e Sagan sono soltanto due dei protagonisti più attesi nella Tirreno-Adiatico 2016 perché in realtà almeno sulla carta sono in molti a poter puntare sia alle singole tappe che alla vittoria nella classifica generale. Il duello forse più interessante è quello tra il siciliano dell’Astana e Alejandro Valverde (Movistar) che per la prima volta sarà anche prossimamente al Giro d’Italia. Ma per la classifica ci sono anche Esteban Chaves, Rigoberto Uran, Joaquin Rodriguez e Tejay Van Garderen. E con loro, anche velocisti come Elia Viviani, Caleb Ewan, Mark Cavendish, Giacomo Nizzolo, Fernando Gaviria e Sascha Modolo oltre a passisti veloci quali Diego Ulissi, Fabian Cancellara, Greg Van Avermaet, Michal Kwiatkowski, Taylor Phinney, Edvald Boasson Hagen e Daniel Martin.

Le sette tappe della Tirreno-Adriatico

Apertura il 9 marzo con la cronosquadre a Lido di Camaiore (22,7 km) e il giorno successivo la Camaiore-Pomarance di 207 km per velocisti. Stesso copione per la Castelnuovo-Montalto di Castro (176 km) mentre è più mossa la Montalto di Castro-Foligno di 222 km. Unico vero arrivo in salita quello di Matelica-Monte San Vicino del 13 marzo, per 176 km. E ancora la Castelraimondo-Cepagatti di 2010 km per passisti e la crono finale da 10,1 km a San Benedetto del Tronto.

Dal 6 marzo torna per la 74ª volta la Parigi-Nizza, vero primo Grande Giro stagionale che richiama al via molti dei favoriti per la Milano-Sanremo e per il Tour de France

La stagione dei Grandi Giri a tappe comincerà realmente il 6 marzo prossimo con il prologo della Parigi-Nizza, seguita due giorni dopo dalla Tirreno-Adriatico. E come al solito tutti i favoriti per la Milano-Sanremo si divideranno tra le strade italiane e francesi, con un parterre che ASO ancora una volta ha curato al meglio.

Porte e Contador guidano il gruppo dei favoriti

Molti infatti gli uomini da classifica, gli stessi che poi troveremo protagonisti al Giro d’Italia e ancora di più al Tour de France, a cominciare dal terzetto formato da Alberto Contador (Tinkoff), che la classica francese l’ha già vinta due volte, Richie Porte (BMC) e Geraint Thomas (Sky) che ha appena vinta la Volta ao Algarve. Ma un posto al sole lo cercano anche altri, a cominciare da Rui Costa (Lampre-Merida), Tom Dumoulin (Giant-Alpecin), Andrew Talansky (Cannondale-Garmin) e gli idoli locali Romain Bardet (Ag2r La Mondiale) e Pierre Rolland (Cannondale-Garmin). In più ci saranno i velocisti e i cacciatori di tappe, come i tedeschi André Greipel (Lotto Soudal) e Marcel Kittel (Etixx-QuickStep), l’australiano Michael Matthews (Orica GreenEDGE), il norvegese Alexander Kristoff (Katusha), i francesi Nacer Bouhanni (Cofidis), Arnaud Démare (FDJ), i belgi Tony Gallopin (Lotto Soudal) e Philippe Gilbert mentre i big italiani (Aru a parte) hanno scelto tutti la Tirreno-Adriatico.

Parigi-Nizza, otto tappe con molte difficoltà

La 74ª edizione della Parigi-Nizza prevede sette tappe per un tortale di quasi 1300 chilometri: il 6 marzo breve cronoprologo a Conflans Sainte-Honorine (6,1 km), seguito il giorno successivo dalla Condé-sur-Vesgre – Vendôme (195 km), adatta ai velocisi anche se ci sarà qualche tratto in sterrato. Da sprint anche la Contres – Commentry (214 km) e il 9 marzo primo arrivo in salita con la Cusset – Mont Brouilly (165.5 km). Spazio di nuovo alle ruote veloci nella Juliénas-Romans-sur-Isère (193,5 km) mentre più complicata è la Saint-Paul-Trois-Châteaux – Salon-de-Provence (198 km) che scalerà tra l’altro il Chalet Reynard (9,5 chilometri con pendenze medie del 9,3%), prima parte del  Mont Ventoux. Decisiva per la classifica finale sarà la Nizza-La Madone d’Utelle di 177 km con ben sei salite compresa l’ultima che misura 15,3 chilometri con pendenze medie vicine al 6%. Infine la passerella da Nizza a Nizza per 141 km nei quali è inserito anche il Col d’Èze a meno di 8 km dall’arrivo.

Terza volata consecutiva al Tour de Langkawi 2016, ma questa volta all’Italia tocca soltanto il secondo posto di Francesco Chicchi (Androni-Sidermec) battuto da John Murphy (UnitedHealthcare)

Dopo le prime due tappe che avevano visto trionfare Andrea Guardini (Astana) e Andrea Palini (SkyDive Dubai), nella terza frazione del Tour de Langkawi 2016 gli italiani si sono dovuti ‘accontentare’ del secondo posto di Francecso Chicchi (Androni-Sidermec), battuto nella volata finale da John Murphy (UnitedHealthcare).
Guardini e Palini solo piazzati
Tappa breve e per questo molto combattuta, la terza del Tour de Langkawi 2016: dopo una fuga iniziale a tre che ha accumulato un vantaggio massimo inferiore ai quattro minuti, il gruppo trascinato dall’Astana poco alla volta ha limato il distacco, riprendendo gli ultimi due fuggitivi solo a due km dal traguardo. Lì sono cominciate le grandi manovre delle squadre dei velocisti, anche se sono spuntati protagonisti inattesi: Guardini è rimasto chiuso, finendo solo quinto mentre Palini è arrivato con poche energie per aver forato a 30 km dal traguardo e per lo sforzo consumato a rientrare. Spazio così a Murphy che ha superato Chicchi di una bicicletta, con Jakub Mareckzo (Southeast-Venezuela) terzo. In classifica comunque Andrea Guardini resta leader davanti ad Andrea Palini, a 2”, e a John Murphy staccato di 6”
Le recriminazioni di Chicchi
Francesco Chicchi cercava la sua prima vittoria stagionale ma il velocista dell’Androni-Sidermec non è stato lucido sino alla fine: “Mi spiace perché sono dovuto partire troppo da lontano: io ero al centro della strada mentre la Unitedhealthcare mi ha affiancato tirando perfettamente per Murphy. Credo che mi abbia fregato la troppa voglia di vincere”.

Come alla Parigi-Roubaix, anche nella Liegi-Bastogne-Liegi e nella Freccia Vallone 2016 non ci saranno Professional italiane. Ufficializzati anche i due percorsi

Dopo aver ufficializzato gli inviti alla Parigi-Roubaix 2016, oggi ASO ha fatto lo stesso anche con le altre due classiche che organizza in Primavera, la Liegi-Bastogne-Liegi 2016 e la Freccia Vallene 2016. Anche in questo caso nessuna sorpresa perché ci sono tutte le squadre Professional francesi, più belghe e tedesche ma nessuna delle italiane.

Liegi-Bastogne-Liegi, non cambia nulla

In particolare nella Liegi-Bastogne-Liegi 2016, calendarizzata domenica 24 aprile, saranno al via sette formazioni Professional: sono Cofidis, Fortuneo-Vital Concept, Direct Energie, Bora – Argon 18, Team Roompot, Topsport Vlaanderen-Baloise e Wanty-Groupe Gobert. Il percorso della classica vallone, arrivata alla sua 102^ edizione, rimane praticamente invariato rispetto all’anno scorso. Complessivamente infatti ci saranno 10 Gran Premi della Montagna distribuiti su 253 chilometri, con salite che hanno fatto la storia come la Redoute, la Roche-Aux-Faucons e nel finale Saint-Nicolas, a pochi chilometri dall’arrivo di Ans che come al solito sarà in salita.

Freccia Vallone, nuova salita prima del Mur de Huy

Anche alla Freccia Vallone 2016 oltre alle 18 squadre del World Tour invitate di diritto ci saranno sette wild card. Sono le riconfermate Cofidis, Fortuneo-Vital Concept, Team Roompot, Topsport Vlaanderen-Baloise, Wanty-Groupe Gobert più Stölting Service Group e Delko Marseille Provence KTM che sostituiscono Direct Energie e Bora – Argon 18. Ufficializzato anche il percorso della corsa, in programma mercoledì 20 aprile e arrivata alla sua 80^ edizione: 196 chilometri complessivi, con tre passaggi sul durissimo Mur de Huy sul quale è posto il traguardo finale. La novità è rappresentata dalla salita della Côte de Solières ad una quarantina di chilometri dall’arrivo.

Il principe del Bahrain conferma ufficialmente la nascita di un team professionistico e il 25 febbraio verrà presentato il progetto che coinvolgerà Bjarne Riis.

L’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare nel corso di una conferenza stampa il 25 febbraio, ma intanto la macchina è partita: il Bahrain dalla prossima stagione agonistica avrà una squadra sotto i suoi colori, anche se lo sponsor potrebbe essere diverso, e il capitano per le grandi corse a tappe sarà quasi sicuramente Vincenzo Nibali.

Nibali e Riis pronti per gli Emirati

Il primo messaggio di conferma, dopo le indiscrezioni pubblicate da ‘La Gazzetta dello Sport’ nei giorni scorsi, è arrivato direttamente dal principe Nasser bin Hamad Al Khalaifa, giovane membro della famiglia reale del Bahrain e presidente del Comitato olimpico nazionale. Sul suo profilo Facebook scrive: “Voglio annunciare ufficialmente la nascita del Bahrain Cycling Team. Il nostro sforzo più grande è di introdurre, promuovere e supportare i giovani atleti, per far mantenere loro uno stile di vita sano nella nostra regione, e di competere con i migliori team al mondo”. E per competere con i migliori, visto che il budget a disposizione sarà molto ricco, dovranno puntare sui campioni oltre che su dirigenti di esperienza. Vincenzo Nibali nel primo caso, Bjarne Riis, pronto a rientrare in corsa dopo il clamoroso addio alla Tinkoff della passata stagione, nel secondo.

Le parole del suo agente

Nibali, reduce dalla bella vittoria nel Tour of Oman, preferisce pensare soltanto alla strada e alla sua preparazione verso il Giro d’Italia oltre che le Olimpiadi di Rio. Per lui però ha parlato il suo agente, Alex Carera. Intervistato da Cyclingnews.com ha chiarito la situazione del campione messinese: “Vincenzo è l’unico tra I vincitori di un Grande Giro in scadenza di contratto nel 2016, è normale che le grandi squadre si interessino a lui. Siamo pronti a parlare con chiunque abbia una proposta seria per una squadra importante nel 2017. Valuteremo le situazioni e prenderemo insieme a lui la migliore decisione possibile. L’arrivo di un nuovo team è sempre una bella notizia, ma è presto per dire con chi correrà Nibali la prossima stagione. Ogni decisione verrà presa dopo il Giro d’Italia, probabilmente in estate avanzata”.