Ci siamo: la corsa più attesa dell’anno, la Grand Boucle, sta per cominciare,
Ecco la presentazione dei protagonisti squadra per squadra.
Il Team Sky sembra senza dubbio la squadra più forte del Tour: la corazzata inglese
tenterà di portare il suo capitano Chris Froome alla conquista del suo terzo Tour,
che sarebbe il secondo consecutivo. Il britannico può contare davvero su uno
squadrone, con Landa, Henao, Nieve, Poels e Thomas pronti ad aiutarlo sulle
salite, mentre Stannard, Kiryenka e Rowe lo terranno protetto in pianura.
Anche la Movistar porta una squadra di tutto rispetto, tutta per Nairo Quintana che tenta l’assalto al Tour per la terza volta dopo due secondi posti. Oltre ad Anacona, Herrada Lopez, Daniel Moreno e i due Izaguirre Insausti, Nairo può contare
anche sull’apoggio di Alejandro Valverde, terzo l’anno scorso e terzo anche al Giro.
Ma Valverde aiuterà davvero Quintana o, come accaduto in passato, correrà per se
stesso? Questo è uno dei punti interrogativi più grandi di questo Tour.
Grande squadra anche per l’Astanadi Fabio Aru e Vincenzo Nibali: il sardo sulla
carta è il capitano, mentre il Siciliano viene dalla grande vittoria al Giro e cercherà di
fare del suo meglio. Questo dualismo è uno dei punti di maggiore interesse di questo
Tour. A fianco di questi due campioni, una gran bella squadra, con Kangert,
Tiralongo, Fuglsang e soprattutto Rosa uomini di riferimento in salita.
La Tinkoff, invece, al suo ultimo Tour è tutta per Alberto Contador: il fuoriclasse spagnolo cerca di rivincere la Grand Boucle dopo anni in cui, anche se ha vinto
molte altre gare, in Francia non è riuscito a brillare, complice anche la caduta del
2014. Kreuziger, Majka e Kiserlovski lo aiuteranno in salita mentre in pianura il
campione madrileno si affiderà all’ intramontabile Tosatto. Il campione del mondo
Peter Sagan deve invece tornare a vincere al Tour dopo anni di piazzamenti.
L’AG2R La Mondiale punta invece su Romain Bardet, atteso finalmente al salto di qualità che gli permetta di lottare per il podio. Attenzione anche a Vuillermoz che
l’anno scorso vinse la tappa del Mur de Bretagne, e Pozzovivo in cerca di riscatto
dopo un Giro deludente.
La Lotto Jumbo senza l’infortunato Gesink si affida per la generale a Wilco
Kelderman, mentre c’è attesa per il giovane velocista Groenewegen.
La Trek-Segafredo è capitanata da Bauke Mollema che viene al Tour con ambizioni di classifica sebbene gli anni scorsi non abbia concluso granché. Altro scalatore
della squadra è Frank Schleck, che nel 2011 arrivò terzo ma che da anni non è più
ad alti livelli. Inoltre questo sarà l’ultimo Tour per il grandissimo Fabian Cancellara,
che sicuramente cercherà di vincere almeno una tappa.
Nella IAM Cycling occhi puntati su Mathias Frank, che parte con i gradi di capitano, e Jarlinson Pantano che si è fatto vedere al Tour de Suisse.
Il capitano della Cannondale-Drapac, senza Talansky, sarà Pierre Rolland, mentre Breschel, Navardauskas e Slagter potrebbero conquistare qualche tappa.
Un altro dualismo interessante si vedrà nella BMC, e in questo caso i due capitani
saranno Richie Porte e Tejay Van Garderen oltre a loro in salita speriamo di vedere
nelle prime posizioni anche Damiano Caruso. Greg Van Avermaet invece sarà
protagonista negli arrivi in volata e soprattutto in quelli frastagliati.
La Dimension Data ha in Edvard Boasson Hagen il suo capitano, ma punta soprattutto alle volate di Mark Cavendish che ritrova il suo ultimo uomo preferito,
Renshaw. Attenzione anche a Cummings che l’anno scorso vinse una tappa.
Il leader della Giant Alpecin sarà come l’anno scorso Warren Barguil, l’anno scorso deludente. E’ probabile che il francese venga aiutato in salita da Tom
Dumoulin, mentre John Degenkolb dopo una stagione in cui non ha potuto correre
per niente proverà a ritrovare se stesso.
L’FDJ è tutta per Thibault Pinot che dopo il podio del 2014 prova a ripetersi o addirittura a migliorarsi.
L’uomo di punta della Bora-Argon 18 è invece il velocista irlandese Sam Bennett.
Il Team Katusha punta ancora una volta sul trentasettenne Joaquin “Purito”
Rodriguez, che l’anno scorso vinse due tappe. Oltre a lui in salita sarà da tener
d’occhio anche Zakarin, bravo e sfortunato al Giro, mentre per gli arrivi in volata
Alexander Kristoff parte sullo stesso gradino di Kittel e Greipel.
La Lampre-Merida punta invece su Rui Costa, campione del mondo nel 2013, e sul sudafricano Meintjes, mentre per gli sprint ci sarà il nostro Cimolai.
A proposito di sprint, non si può non considerare favorito assoluto Andre Greipel
della Lotto Soudal, che sulla carta deve temere solo Kittel. Per le tappe collinari
occhio invece a Gallopin, che due anni fa vinse una tappa e indossò la maglia
gialla.
La Direct Energie, ex Europcar, perso Rolland si affida a Bryan Coquard per le volate e all’intramontabile Voeckler per le fughe.
Molto interessante è la Etixx-Quick Step, che sulla carta può essere competitiva in
tutte le tappe: in volata ovviamente con Marcel Kittel, tirato da Richeze e Sabatini;
nelle tappe collinari con Alaphilippe, molto bravo nelle classiche delle Ardenne, a
crono con Tony Martin e per la generale con Daniel Martin, che ha fatto molto bene
al Delfinato.
La Cofidis ha perso clamorosamente a pochi giorni dal via il suo capitano
Bohuanni, e deve dunque reinventarsi il suo Tour. L’impressione è che Daniel
Navarro proverà a far classifica, Bozic si butterà nelle volate e Mate Mardones
cercherà di entrare in qualche fuga.
Molto interessante è la formazione dell’Orica-BikeExchange, competitiva nelle
tappe collinari con Gerrans e Albasini, e in quelle di pianeggianti con Impey e
Matthews mentre per la generale ci sarà Adam Yates
Infine, la Fortuneo-Vital Concept cercherà qualche tappa con Eduardo
Sepulveda, Brice Feillu e Chris Anker Sørensen.
A cura di Michele Gaiffi