Tejay vuole lasciare il segno alla prima partecipazione
Van Garderen guarda con fiducia al prossimo Giro d’Italia dopo un discreto Abu Dhabi Tour. Per l’americano 28enne della Bmc, che ha sempre puntato sul Tour e la Vuelta, si tratterà della prima partecipazione alla Corsa Rosa. Debuttare nella storica edizione numero 100 spingerà ancora di più l’americano ad entrare nel cuore degli italiani. I dubbi su di lui però sono tanti: ha dimostrato di avere sempre qualcosa in meno rispetto ai grandi interpreti delle corse a tappe e gli ultimi due anni sono stati deludenti, con ritiri e cadute.
Motivazioni
Tejay può puntare sull’entusiasmo e l’effetto sorpresa della prima volta. E per uno che ha due quinti posti al Tour in carriera la speranza di correre un Giro da protagonista è più che legittima. Attraverso le dichiarazioni raccolte da Cyclism’Actu, ha spiegato i motivi della scelta: “Dopo l’anno scorso è chiaro che Porte sarebbe stato il nostro leader al Tour. Se volevo giocare le mie carte in un grande giro dovevo guardare altrove. Ho avuto modo di scegliere tra Giro e Vuelta e ho optato per il primo. Il percorso infatti si adatta a me, con molte salite e un alto numero di chilometri a cronometro”.
Nuova esperienza
Van Garderen sa che il Giro è duro ma che senza Froome ci sono più spazi e incertezza: “Sicuramente è interessante. Non ho mai corso il Giro quindi è difficile da dire. Ma non credo che sia lo stesso del Tour, ci possono essere più opportunità. Io non ho paura perchè so di aver lavorato bene quest’inverno”. Staremo a vedere, se alla prima esperienza sarà un Wiggins o un Quintana.