Una decima tappa che comincia con il botto, Mikel Landa si ritira dopo circa 50km, un’altro ritiro d’eccellenza per questo Giro 2016 che sembra indirizzarsi verso un duello a due tra Vincenzo Nibali e Valverde.
Scrive questo articolo Nick Hola , un nostro fan su Facebook che si è fatto notare per la qualità e assiduità dei suoi interventi e al quale abbiamo voluto offrire questa possibilità!
Al momento è solo un gioco, in futuro chissà! In bocca al lupo Nick!
Le pagelle della 10° Tappa del Giro d’Italia @NotizieCiclismo.it
Voto 10 agli eroi di giornata
Di protagonisti oggi , su tutti ne ho visti due. Uno balza facilmente agli occhi; sul traguardo a braccia alzate un giovane di 22 anni che, per una fortuita ma bellissima coincidenza, è un mio conterraneo. L’abruzzese Ciccone della Bardiani , neo professionista e alla prima partecipazione al Giro, fa subito centro.
Un’azione straordinaria che, per difficoltà del percorso e per la concorrenza battuta nel gruppetto degli attaccanti, acquista i toni di un’autentica impresa. Rimasto col suo capitano Pirazzi e con Cunego, in discesa si è trasformato da gregario a protagonista e poi ha continuato a guadagnare sull’ultima ascesa.
Un ragazzo di quasi 22 che vince una tappa del genere di 220km al suo primo giro d’Italia, non è un corridore “qualunque” . L’anno scorso sugli Appennini scoprimmo Formolo, oggi scopriamo Ciccone!
L’altro dieci di giornata se lo becca di nuovo Brambilla.
Quando si parla di lavoro di squadra e per la squadra, nelle scuole di ciclismo dovrebbero proporre gli ultimi 20 km di Gianluca ai giovani ciclisti. Una maglia rosa che si sacrifica per scelta propria a favore della squadra non si vede tutti i giorni.
Grazie alla sua sparata sull’ultima salita, il suo compagno di squadra Jungels va a letto con la rosa sul comodino stasera.
Ci teneva ad arrivare con la maglia di leader nel suo Veneto domani, ma sono sicuro che il pubblico avrà apprezzato il comportamento esemplare di questo ragazzo . Davvero un grande cuore
Voto 9 a tutta la Etixx Quickstep
Tenere sotto controllo una tappa del genere non è facile per nessuna squadra , ci riescono benissimo i ragazzi di Bramati . Compatti verso l’obbiettivo di difendere la maglia e ce la fanno con merito. Bob Jungels sta dimostrando di andare forte anche in salite ripide come quella di Pian di Falco e credo che sia il candidato n.1 per portare la maglia bianca fino a Torino . Bravi tutti
Voto 8 a Nicola Boem
Per lo spirito di sacrificio dimostrato; era in fuga, si sfila per aiutare il proprio capitano Pirazzi , riporta il gruppetto sotto i primi…. Che dire, la Bardiani corre sempre per dar spettacolo e il gioco di squadra oggi è stata la chiave per vincere . Complimenti ai Reverberi , che senza soldi ci regala sempre grandi emozioni.
Voto 7 alla Movistar
Delle squadre dei big, anche oggi gli spagnoli dimostrano di avere le idee chiare. L’azione da lontano di Visconti suggerirebbe un attacco di Valverde, probabilmente in discesa. Invece parte Amador e per qualche km è virtuale maglia rosa, poi il rientro del gruppo nell’ultima salita annulla l’attacco ma almeno abbiamo visto qualcosa di simile ad un attacco per la classifica generale . Io farei molta attenzione, il ruolo di Amador può essere determinante per la vittoria finale, due punte sono meglio di una .
Voto 6 all’Astana di Nibali
Qualcuno potrebbe storcere il naso , ma analizzando con attenzione quello che è successo oggi e nei giorni scorsi, Nibali sta controllando la situazione. Sa di essere l’uomo da battere e corre con una maturità diversa rispetto a qualche anno fa.
Il ritmo indiavolato che propone l’Astana sul Pian di Falco sembra essere da antipasto all’attacco del messinese. Invece in discesa rimane a ruota e controlla. La chiave è il totale disinteresse nei confronti di Amador, Vincenzo corre solo su Valverde ora che manca Landa.
Quindi secondo me l’azione dell’Astana è stata una sorta di termometro per misurare la temperatura un po’ a tutti gli uomini di classifica. Non trovando nessuno in difficoltà, il messinese si è limitato a controllare, inutile rischiare di compromettere il giro con una caduta nella difficile discesa finale. Dimostra senza dubbio maturità, ma a mio parere la gente vuole spettacolo quando il terreno c’è!
Voto 5 per Stefano Pirazzi e Damiano Cunego
Degli attaccanti di giornata erano i nomi più gettonati per la vittoria di tappa, se non altro per l’esperienza. Invece le prendono di santa ragione in discesa da un ragazzino che va in bici da molto meno tempo di loro. L’incoscenza batte l’esperienza , non solo in discesa. Sì perché Ciccone dimostra di averne di più di loro anche in salita , nonostante abbia dovuto lavorare per Pirazzi ( da censura le urla rivolte da Stefano al giovane corridore abruzzese perché tirasse per lui ). Alla fine non sono da 4 solo perché Cunego raggiunge l’obbiettivo minimo della maglia blu e Pirazzi si comporta da stopper quando Ciccone se ne va da solo. La faccia è salva , ma credo che puntassero entrambi alla vittoria di tappa.
Voto 4 a Domoulin
Ok , lo ammetto , aveva illuso anche me. Oggi alla prima vera salita del giro è crollato e si è staccato prima del tratto duro. L’unica insufficienza grave oggi è la sua , autentico fuoco di paglia
Senza Voto a Landa
Peccato davvero, secondo me era il favorito n. 1 per la vittoria finale dopo la crono del Chianti. Ma purtroppo il giro si vince e si perde anche così, la condizione fisica nel corso delle tre settimane è sempre determinante.
Dopo i flop di Wiggins e Porte , questa volta la Sky sembrava essere venuta al giro con intenzioni serie di puntare al bersaglio grosso. E dopo la crono eccezionale corsa dallo spagnolo , sembrava fosse la volta buona, se non per vincere quantomeno per lottare fino alla fine… Peccato, ci saremmo divertiti di più con Mikel in corsa. Una curiosità: lo scorso anno dopo il giorno di riposo , Landa vinse all’Aprica nella tappa del Mortirolo di Contador e della crisi di Aru; quest’anno dopo il giorno di riposo se ne va a casa… È la corsa, è il Giro !!!!
Fight for Pink ! A domani ragazzi !