Ormai da qualche giorno è ufficialmente cominciata la stagione ciclistica 2016, conclusi i primi due Tour, in terra Australiana e Argentina.
La vittoria al Tour de San Luis di Quintana Junior, è stata solo l’inizio di una stagione che si preannuncia scoppiettante, questa la nostra anteprima generale con una piccola analisi per ogni competizione.
Che stagione ci aspetta? Sicuramente una stagione affascinante sotto vari punti di vista.
Innanzitutto le corse a tappe: al Giro d’Italia 2016 vedremo scontrarsi sulle mitiche Dolomiti (tornate nel percorso dopo un anno di assenza) alcuni pilastri delle corse a tappe internazionali. Sarà emozionante assistere alle sfide sul Pordoi, sul Sella, sul Giau, sul Colle dell’Agnello, a Risoul.
Uno degli spunti più interessanti è il ritorno nella corsa rosa di Vincenzo Nibali. Lo squalo, dopo un 2015 iniziato male ma concluso nel migliore dei modi con la vittoria al Lombardia, è pronto a conquistare il suo secondo Giro, aiutato da una squadra sulla carta all’altezza. A sfidarlo ci saranno Landa e Porte, che dopo aver cambiato squadra hanno molto da dimostrare, Alejandro Valverde, che è al suo primo Giro, e i colombiani Chaves e Uran, giovane rampante il primo, esperto sclatore il secondo.
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Dopo il Giro ci sarà il Tour
Anche qui i motivi di interesse sono parecchi, a cominciare dall’ultima recita in una corsa a tappe di un campione come Alberto Contador. Ma ciò che più interessa a noi italiani è vedere per la prima volta sulle strade francesi Fabio Aru, fresco vincitore della Vuelta e pronto a giocarsela per un podio o anche per qualcosa di più. Certo gli avversari non mancheranno. Oltre al già citato Contador, ci saranno il primo e il secondo dell’edizione 2015, Froome e Quintana. Il keniano bianco cercherà di vincere il suo secondo Tour consecutivo, impresa che non riesce dai tempi di Indurain (cancellato Armstrong e assegnato il Tour 2010 a Andy Schleck).
Nairo invece dovrà dimostrare di saper vincere un Tour, dopo che l’anno scorso ha fallito per via di una tattica troppo attendista e forse anche per la presenza in squadra di Valverde, giunto terzo. Proprio il dualismo Movistar desta molta curiosità, insieme ovviamente alla coppia Nibali-Aru.
Non sappiamo ancora che Vuelta sarà
I nomi principali non hanno ancora ufficializzato la loro presenza/assenza, ma sappiamo che prima della corsa spagnola, si sarà un evento straordinario e che non capita tutti gli anni: le Olimpiadi di Rio de Janeiro. L’Italia ci arriva con grosse speranze sia per la corno (con Malori che sembra davvero maturo per vincere) che per la prova in linea (con Nibali e forse Aru in prima linea tra i favoriti).
Sarà una sfida spettacolare tra i principali scalatori, che dovrebbe anche essere l’ultima gara di Contador. Il percorso dei Mondiali di Doha, invece, appare dedicato ai velocisti, per cui vedremo le nazionali sfidarsi sia in un percorso duro che in uno facile.
Chiudiamo con le classiche
I nomi sono sempre quelli, Degenkolb, Boonen, Stybar, Van Avermaet, Cancellara, Sagan e Kristoff perii nord (ma anche per la Sanremo), Gilbert, Moreno, Valverde, Purito, Kwiatkowskie il giovane Alaphilippe per le Ardenne e il Lombardia. Noi italiani speriamo nei vari Ulissi, Viviani, Formolo, Nibali, Aru e i due Caruso.
C’è molta attesa per vedere se la vittoria a Richmond ha definitivamente sbloccato Sagan, chiamato a vincere finalmente una classica e a tornare alla vittoria al Tour.
Infine, sarà quasi sicuramente l’ultimo anno per la coppia che negli ultimi 10 anni è stata protagonista di lotte bellissime sul pavè: Boneen-Cancellara. Speriamo che i due possano chiudere con una vittoria o comunque con una bella soddisfazione, ma il loro risultato del 2016 non toglierà quanto hanno fatto vedere negli anni scorsi.
A cura di Michele Gaiffi