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Milano-Sanremo, Boonen: “Dobbiamo isolare Sagan”

Il belga è pronto per la Sanremo e lancia la sfida a Sagan

Inizia l’attesa febbrile per la Milano-Sanremo. Tutti sognano di vincere la Classicissima, la corsa del WorldTour forse più aperta ad ogni pronostico. Per Tom Boonen questa sarà l’ultima Sanremo perchè si ritirerà fra poche settimane dopo l’ultimo assalto alla Roubaix. Che la Quickstep -Floors lo lascerà correre libero è abbastanza improbabile: molto più facilmente si vedrà un Boonen al servizio di Gaviria e Alaphilippe. Il belga la Sanremo non l’ha mai vinta e ha ottenuto solo due podi in 12 partecipazioni ma anche lui non resiste al suo fascino, come rivela a Cyclingnews: “Tante persone dicono che corro la Sanremo perchè devo ma in verità a me piace. E’ una corsa speciale, dopo sette ore in bici si decide tutto in pochi secondi”.

 

Per Boonen c’è solo un uomo da battere e si chiama Peter Sagan

Troppe volte la Quickstep non ha sfruttato nel modo giusto le tante punte di diamante per vincere le Classiche. Adesso bisognerà per forza azzeccare la strategia vincente perchè il nemico numero uno da battere si chiama Sagan e Boonen carica la Quickstep: “Dobbiamo trovare un un piano per sconfiggerlo. Tutti sono battibili nelle corse in bici. Per fortuna non sempre vince il migliore. La corsa sarà aperta perchè Sagan è il più forte ma non ha la squadra migliore. Il finale inizierà un po’ prima, tutti cercheranno di isolarlo e avremo la stessa tattica: cercare di sbarazzarci di lui”.

 

L’esperienza di Tom per condurre allo sprint Gaviria dopo il Poggio

L’obiettivo di Tommeke sarà essere davanti nel finale e aiutare Gaviria, con l’esperienza del veterano al servizio del più giovane: “Spero di essere nelle prime 15 posizioni in cima al Poggio, dove tutti vorrebbero essere. Poi vedrò se riuscirò a mettere Fernando nella giusta posizione. La Sanremo non è una corsa difficile perchè bisogna salire il Poggio più velocemente possibile e poi si sprinta. Però dobbiamo essere pronti perchè accade sempre qualcosa che non ti aspetti”. E’ proprio questo il fascino, caro Tom.