A distanza di 12 anni dalla vittoria di Paolo Bettini a Salisburgo, il Mondiale su strada nel 2018 tornerà in Austria: quello di Innsbruck si annuncia come un percorso finalmente duro
Era nell’aria da qualche tempo, adesso è ufficiale. Il Mondiale su strada del 2018 torna per la terza volta in Austria, dopo Villach nel 1987 (vinse Stephen Roche) e Salisburgo 2006, prima delle due volte di Paolo Bettini. Toccherà ad Innsbruck che così sarà anche una delle poche città al mondo a poter vantare un’Olimpiade invernale e una rassegna iridata del pedale.
Innsbruck, percorso per scalatori
La conferma è arrivata in Belgio, sede fino a ieri dei Mondiali di Ciclocross, per bocca del presidente UCi, Brian Cookson. Innsbruck in realtà non aveva concorrenza e quindi si trattava quasi di una candidatura automatica, ma adesso sappiamo che dopo due Mondiali dal contenuto modesto come quelli di Ponferrada e Richmond, anche se Michal Kwiatkowski e Peter Sagan sono due vincitori veri, e dopo le prossime due edizioni in Qatar e a Bergen, in Norvegia, che si annuncia no adatte alle ruote veloci torneremo ad avere un Mondiale di ciclismo più duro e completo. Il percorso definitivo in realtà deve essere ancora presentato, ma il circuito dovrebbe essere di una ventina di km, almeno un terzo dei quali in salita per un dislivello che potrebbe arrivare a 4.500 metri. Un tracciato che quindi potrebbe ricordare da vicino quelli duri e selettivi di Mendrisio 2009 ma anche di Firenze 2013 premiando quindi un atleta completo.
Nel 2020 Vicenza è favorita
E le candidature successive? Per il 2019 le ultime indiscrezioni parlano di un forte interessamento della Colombia, ma anche di una possibile candidatura asiatica, con la Cina in testa. Per il 2020 invece è in piedi da qualche mese il progetto di riportare il Mondiale in Italia con Vicenza come candidata ideale: via della prova in linea da Venezie e circuito finale nell’altro capoluogo veneto per un traguardo vicino al Santuario di Monte Berico.