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Paris-Roubaix : Le pagelle di NotizieCiclismo.it

PAGELLE PARIGI-ROUBAIX 2016

A cura di Michele Gaiffi

 

 

Matthew Hayman: a 38 anni compie l’impresa della vita. Va in fuga, viene ripreso, si stacca, rientra, attacca, viene di nuovo ripreso, vince con uno sprint strepitoso. Semplicemente perfetto.
Voto:10

Tom Boonen: dopo le opache performance nelle altre gare sulle pietre, incontra oggi una giornata strepitosa che lo porta a sfiorare un’impresa straordinaria. Incredibili la tenacia e la resistenza di questo grandissimo campione, in grado di essere ancora competitivo a 36 anni. Gli manca lo spunto finale, ma ha dato veramente tutto.
Voto: 10

Ian Stannard: dopo un Fiandre deludente, l’inglese si riscatta decisamente. Complice anche la caduta di Rowe, diventa capitano unico e anima il finale con attachi e trainate strepitose. Gli manca lo spunto veloce, ma trova comunque un 3º posto di valore.
Voto:9

Sep Vanmarcke: dopo il terzo posto di una settimana fa, un altro piazzamento per questo corridore generosissimo che oggi ha dimostrato di essere il più forte sulla pietre. Prima o poi arriverà sicuramente un successo anche per lui.
Voto: 9

Edvald Boasson Hagen: sorprendente la sua resistenza sulle pietre: da anni il norvegese non si vedeva a questi livelli. Nel finale gli mancano comprensibilmente le energie e non va oltre il 5º posto, ma questo potrebbe essere l’inizio, per lui, di una vera e propria seconda giovinezza.
Voto: 9

Heinrich Haussler: anche lui non lo si vedeva così forte da anni. Complice un po’ di fortuna, trova un gran bel 6º posto che potrebbe rilanciarlo ad alti livelli.
Voto:8

Imanol Erviti: altra gran gara dopo il Fiandre. Ancora in fuga, riesce anche stavolta a finire nei 10 e chiude così una gran bella campagna al Nord.
Voto:8,5

Luke Rowe: bravo e sfortunato. Cade addosso a Moscon, poi rientra e dà tutto per Stannard, dimostrando comunque un’ottima condizione e un ottimo spirito di squadra.
Voto:7,5

Salvatore Puccio: peccato per la caduta, che compromette quanto di buono stava facendo vedere fin dal mattino.
Voto:6

Gianni Moscon: ottimo debutto per la giovane promessa azzurra, che si fa trovare pronto al momento giusto e dà una gran mano alla squadra. Peccato solo per la caduta che compromette la sua gara e di fatto anche quella di Rowe.
Voto:6,5

 

Peter Sagan: non gli riesce la doppietta, e il passaggio di consegne tra la vecchia e la nuova generazione è rimandato. Rimane indietro nel momento decisivo, e prova a recuperare come può senza però riuscire a essere incisivo. Tornerà nei prossimi anni per vincere. Notevole la manovra con cui evita Cancellara e che gli vale mezzo punto in più.
Voto:6,5

Fabian Cancellara: anche lui resta indietro, poi anima l’inseguimento, ma la caduta compromette tutto. Non era così che doveva finire la sua ultima Roubaix, che lui comunque conclude dimostrando una volta di più di essere uno che non molla mai. Strepitoso il tributo del pubblico.
Senza voto…

Alexander Kristoff: gara veramente anonima, è tutto un altro corridore rispetto al 2015.
Voto:4

Zdenek Stybar: anche per lui gara anonima, lontana anni luce da quella che gli aveva procurato un podio l’anno scorso.
Voto:4

Niki Terpstra: sfortunato nella caduta, ma non dà comunque l’impressione di poter lottare per una vittoria che fu sua due anni fa.
Senza voto