Il campione del mondo commenta la vittoria inattesa
Peter Sagan ha vinto la tappa dei muri fermani e ha conquistato il novantaduesimo successo in carriera e il settimo alla Tirreno-Adriatico. Sono numeri spaventosi che testimoniano ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, che il campione del mondo è già a tutti gli effetti uno dei più grandi corridori della storia del ciclismo. E pensare che ieri non doveva essere nemmeno la sua giornata: “Mi sono sentito molto male ma sono felice per la vittoria”.
La vittoria di ieri sembrava un affare esclusivo dei big di classifica, in una giornata durissima
La vittoria di ieri sembrava un affare esclusivo dei big di classifica ma lui ha resistito sulle dure rampe collinari, li ha lasciati sfogare sornione e ha piazzato l’allungo decisivo sullo strappo finale, anticipando Thibaut Pinot: “E’ stato come se non ci fosse un domani. Per l’intera tappa si è andati a tutto gas, tutti attaccavano. Non so se gli altri corridori hanno visto il profilo della tappa prima di partire. Io mi sono staccato sull’ultima salita ma sono riuscito a rientrare nell’ultimo chilometro e poi ho fatto del mio meglio: sono contento che sia andata bene.”
La consapevolezza che la nuova squadra funziona molto bene e un grande Majka
Il suo nuovo team, la Bora-Hansgrohe, ha fatto di nuovo un lavoro eccellente. La squadra è compatta intorno al capitano e dall’inizio dell’anno non ha mai sbagliato niente nel dare supporto. Ieri si è visto il sacrificio di un grande Rafal Majka, uomo di punta della Bora per la classifica dei grandi Giri: “Rafal oggi ha riposto in me la sua fiducia. Gli ho detto di non essere stupido, che saremmo andati insieme e che se lui avesse avuto le gambe allora sarebbe partito. Lui ha lavorato per me e ha avuto più fiducia di me nelle mie capacità”.